Il nostro coordinatore Massimo Ruaro è stato recentemente intervistato per la rivista Ristretti Orizzonti. Nel numero di luglio 2025 di Ristretti Orizzonti – Marassi, la rivista curata dai detenuti della Casa Circondariale di Genova in collaborazione con ARCI Genova e Ristretti Orizzonti di Padova, è stata pubblicata un’intervista che riflette sul senso della detenzione e sul ruolo delle relazioni umane nel percorso di reinserimento.
Che cos’è Ristretti Orizzonti?
Ristretti Orizzonti è una rivista italiana che nasce all’interno del carcere – in particolare presso la Casa di Reclusione di Padova e l’Istituto di Pena Femminile della Giudecca — con l’obiettivo di dare spazio alle testimonianze, alle riflessioni, alle storie delle persone detenute e di affrontare temi concreti legati al diritto penitenziario, alla condizione carceraria, alla giustizia, alla rieducazione. Questa rivista è gestita con la partecipazione di detenuti, operatori, volontari e giornalisti esterni, ed è parte di un progetto di “informazione dentro e fuori il carcere.
L'intervista
Il Prof. Ruaro parte da un presupposto chiaro: “Il carcere non può essere soltanto un luogo di custodia. Deve essere, prima di tutto, uno spazio in cui la persona possa tornare a riconoscersi come essere umano”. Sottolinea che ogni percorso di cambiamento nasce dal confronto e dalla possibilità di esprimersi, anche attraverso attività come lo studio, la scrittura, il teatro e i laboratori interni che restituiscono dignità e voce a chi vive “dietro le sbarre”. Per migliorare il sistema penitenziario, secondo lui, serve un cambio di prospettiva: “Per migliorare il sistema carcerario, prima di tutto, si dovrebbe abbandonare la mentalità disfattista e ragionare, invece, in una modalità costruttiva.” L’intervista mette in luce l’importanza delle relazioni — tra detenuti, operatori, educatori e volontari — come chiave per superare l’isolamento e costruire fiducia. Ruaro sottolinea che il carcere non può essere solo controllo e sicurezza, ma anche dialogo, ascolto e crescita: “Amministrazione e volontari devono ragionare sul diffondere la parte buona ai giovani.”
Leggo articolo completo: ristretti_marassi.pdf