Michele Brambilla, direttore del Secolo XIX, è stato ospite a Marassi il 29 aprile per un incontro della biblioteca umana. Il progetto, portato avanti dalla Veneranda Compagnia di Misericordia di Genova, rappresenta un momento di incontro e dialogo tra la popolazione carceraria e note personalità disponibili nel condividere la loro storia e le loro esperienze personali e professionali.
Michele Brambillla, già direttore del Resto del Carlino e autore di numerosi volumi, si è occupato nel corso della sua lunga carriera di cronaca nera e di cronaca giudiziaria. Nel corso del pomeriggio ha colloquiato con i numerosi detenuti presenti della sua lunga esperienza di giornalista, delle suoi primi articoli e ha chiesto di convidere le esperienze a chi si è trovato invece a leggere il proprio nome su un giornale in casi di cronaca. Un dibattito molto costruttivo, alcune domande personali e molta discussione sul modo di raccontare il carcere. Ne sono emerse alcune riflessioni importanti sulla necessità di portare il carcere al mondo civile, di non considerare il carcere come qualcosa di estraneo ma parte della società: "non si può scrivere solo che c'è sovraffollamento, si deve parlare del disorientamento che c'è nelle carceri, parlare delle prospettive che mancano". Ma si parlato anche del teatro e dell'università, delle attività lavorative che di tutte le attività che restituiscono disgnità e consentono un vero reinserimento.