Il 26 settembre 2024 la Notte europea dei ricercatori e delle ricercatrici "entra in carcere", grazie a un evento nazionale promosso dalla Conferenza nazionale dei Delegati dei Rettori per i Poli universitari penitenziari CNUPP, per consentire a ricercatrici e ricercatori di esporre le loro ricerche alle persone detenute presenti.
Sono 1700 in tutta Italia gli studenti e le studentesse universitarie detenute, una quarantina gli atenei coinvolti, tra cui l’Università di Genova con il Polo Universitario Penitenziario che sarà collegato in diretta dalle diverse sedi di Marassi, Pontedecimo, Chiavari, Sanremo e La Spezia.
Il tema di quest'anno è "Esco a lavorare. Sperimentare percorsi di reinserimento sociale attraverso il lavoro"
Alle ore 10.00 da 14 città italiane e da 19 case circondariali si è attivato il collegamento streaming con il Palazzo della cultura di Cassino, in collegamento con la casa circondariale di Frosinone, dove si è tenuta la tavola rotonda e il dibattito sul tema "Lavoro in carcere: tra opportunità e ostacoli" con il coinvolgimento delle aziende e le cooperative del territorio con la moderazione di Sarah Grieco.
Al termine della tavola rotonda, nel breve spazio dedicato alla discussione, sono intervenuti uno studente del PUP di Genova Marassi e una studente del PUP di Genova Pontedecimo, portando la loro esperienza e il loro punto di vista.
Una bella occasione di confronto e di dibattito, un momento che i detenuti della casa circondariale di Marassi hanno potuto condividere anche con Doriano Saracino, Garante regionale dei Diritti delle persone sottoposte a misure restrittive della Libertà personale.